Lunedì dell’Angelo (Pasquetta)
Il Lunedì dell’Angelo chiamato popolarmente “Pasquetta”, a volte “Lunedì di Pasqua” o “Lunedì in albis”, nel calendario liturgico cattolico è il giorno dopo la Pasqua. In questo giorno si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro.
Secondo quanto scrive l’evangelista Marco, il primo giorno della settimana, di buon mattino, Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo, Giuseppe e Salomè si recarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto. Mentre andavano, portando con loro alcuni olii aromatici con l’intenzione di imbalsamarne il corpo (come era usanza fare a quel tempo), si domandavano come avrebbero fatto a far rotolare la grande pietra che era stata posta a chiusura del sepolcro.
Davanti alla tomba trovarono il grande masso – posto per chiudere l’accesso alla tomba – rimosso. Di fronte a questa vista le tre donne erano sorprese e angosciate. Cercavano di comprendere cosa fosse successo. In quell’istante apparve loro un angelo in vesti sfolgoranti, dicendo: “Non abbiate paura, voi. So che cercate Gesù il Crocifisso. Non è qui! E’ risorto come aveva detto, ecco il luogo dove era deposto” (Mc 16,1-17). E aggiunse: “Presto, andate a dire ai suoi discepoli: è risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete”, ed esse si precipitarono a raccontare l’accaduto agli altri.
Secondo Giovanni Paolo II, «vi è un profondo significato in questa presenza angelica e in questa proclamazione angelica: come per annunciare l’Incarnazione del Verbo, Figlio di Dio, non poteva essere che un Angelo, Gabriele, così anche per esprimere per la prima volta le parole “è risorto”, non era sufficiente un soggetto umano, non era sufficiente una parola umana. Ci voleva un essere superiore, perché per l’essere umano questa verità e le parole che comunicano la verità, “è risorto”, sono così sconvolgenti e talmente incredibili, che forse nessun uomo avrebbe osato pronunciarle».
La tradizione ha voluto che questi fatti fossero spostati dalla mattina di Pasqua al giorno successivo, in realtà nei Vangeli si parla di giorno dopo la Pasqua e anche se in realtà gli evangelisti parlavano della Pasqua Ebraica che cadeva il sabato, quindi le donne incontrarono l’angelo al sepolcro di domenica, nella tradizione odierna è festeggiato di lunedì, in quanto giorno successivo alla nostra Pasqua. Difatti il primo giorno della settimana (come il vangelo riporta) nella tradizione ebraica corrisponde alla domenica.
Per quanto riguarda invece il nome Lunedì in Albis, è probabile che la tradizione popolare abbia voluto indicare tale giorno come inizio di nuova purezza, visto che in albis in latino significa in bianco, ovvero simbolo da sempre di innocenza e candore.
Il Lunedì dell’Angelo è un giorno festivo, introdotto dallo Stato italiano nel dopoguerra creato per allungare la festa della Pasqua, così come avviene il 26 dicembre, indomani di Natale. Nel nostro Paese è un giorno che generalmente si trascorre insieme con parenti o amici con una tradizionale gita o scampagnata. L’interpretazione del significato della “gita fuori porta” in relazione al giorno di pasquetta potrebbe riferita all’episodio dei discepoli diretti ad Emmaus. Difatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù apparve a due discepoli in cammino verso Emmaus, luogo che si trova a pochi chilometri da Gerusalemme.
Tutto ruota attorno all’apparizione straordinariamente amichevole di Gesù , venuto per far sapere loro che è risorto. Il viaggio da Gerusalemme ad Emmaus, è, per loro, una sorta di viaggio della delusione: i due discepoli, che avevano “puntato tutto” su Gesù, al punto che Gerusalemme era diventata sinonimo di gioia, incontro, verità, amicizia, associata in tutto e per tutto a Gesù, a un certo punto la vedono insopportabile, desiderando allontanarsene. Il Signore, proprio quando sono totalmente delusi nella loro profonda speranza religiosa, si è fatto presente, affiancandoli, svelando che nelle cose che erano accadute c’era un senso. Proprio quel senso è riuscito a scaldare il loro cuore, ormai incapace di credere e di sperare, facendoli ritrovare il coraggio.
La Pasquetta viene festeggiata in quasi tutti i Paesi occidentali eppure, se in Italia è famosa per le grigliate e per le gite fuori porta, non è così altrove. In Polonia, ad esempio, il Lunedì di Pasqua è detto lunedì bagnato perché la tradizione vuole che gli uomini inseguano le donne cercando di bagnarle con l’acqua. Nella Repubblica Ceca, invece, è il giorno della pomlázka, che vuol dire sia “frustata gentile” sia “benedizione”. I ragazzi colpiscono le ragazze con rametti di salice e loro donano uova colorate. Lo scopo simbolico è quello di scacciare spiriti maligni. Negli Stati Uniti è il giorno in cui si fa la caccia alle uova nel giardino della White House.
Autore: Stefano Leone
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