DOVE CADONO LE RONDINI
DOVE CADONO LE RONDINI – Di Anna Maria Gargiulo – Convivio Editore
La lettura piacevole e scorrevole del libro “Dove cadono le rondini” di Anna Maria Gargiulo non inganni il lettore sulla profondità dei temi interni a questo volume. Si tratta di un viaggio a ritroso dell’adulta verso la bambina per cercare, per raccontarsi raccontando.
Più che mostrare pare che Ella voglia “uniformarsi” all’animo suo interno e al pensiero genuino, sensibile ed acuto che la caratterizzò nell’infanzia e che immancabilmente le soggiace nella coscienza anche dopo.
Non si tratta di riportare risposte a domande nè di immaginare la strada di un possibile nuovo accesso o di desiderio di seguire un’altra via, ma di ripercorrere alcuni tratti di quella strada già conosciuta che hanno inciso sulla personalità adulta di Anna Maria.
Volutamente, quindi, Ella s’immerge nel viaggio : dal buio alla luce, come intitola un suo racconto.
Un siffatto processo la porta a far emergere, tra i diversi aspetti, le paure e i pensieri che l’hanno attraversata nell’infanzia e dopo e che allora le portarono turbamenti o dispiaceri e affanni. Questo tipo di lavoro su se medesima e la oggettivazione fatta attraverso la scrittura le ha permesso di vivere una sorta di grande catarsi del vissuto profondo riportando nel ritorno la genuinità e la freschezza di allora e che anche noi lettori respiriamo leggendo.
Il filo conduttore dell’insieme del libro, fatto di più racconti e presentati in consecutio dall’infanzia alla vita adulta, presenta molti argomenti su cui hanno dissertato profusamente Filosofi e Psicologi antichi e moderni. Nell’insieme si tratta della Metamorfosi dell’uomo e le tappe del suo sviluppo che l’Autrice mette in evidenza sperando in un nuovo approfondimento anche a carattere personale.
Più in generale, le sue pagine ci fanno da specchio durante tutta lettura, permettendo un confronto onesto con le nostre esperienze antiche e recenti, e persino di condividere con noi il suo pensiero di base: la natura è la nostra vera scuola.
Natura in cui ognuno di noi, a varie tappe, ne frequenta le classi, anche se dobbiamo tutti ammettere che nessuno di noi conosce, neppure alla fine della propria vita, il senso ultimo del nostro esserci in essa, così come nulla sappiamo di quello che ci succederà poi: proprio come avviene per le rondini di cui è sconosciuto il luogo della loro caduta.
Anna Maria Lombardi
23 aprile 2010